Non insegnate ai bambini
non insegnate la vostra morale
è così stanca e malata
potrebbe far male
forse una grave imprudenza
è lasciarli in balia
di una falsa coscienza.
Non elogiate il pensiero
che è sempre più raro
non indicate per loro
una via conosciuta
ma se proprio volete
insegnate soltanto la magia della vita.
Giro giro tondo cambia il mondo.
Non insegnate ai bambini
non divulgate illusioni sociali
non gli riempite il futuro
di vecchi ideali
l’ unica cosa sicura
è tenerli lontano
dalla nostra cultura.
Non esaltate il talento
che è sempre più spento
non li avviate al bel canto,
al teatro alla danza
ma se proprio volete
raccontategli il sogno di
un’ antica speranza.
Non insegnate ai bambini
ma coltivate voi stessi
il cuore e la mente
stategli sempre vicini
date fiducia all’ amore
il resto è niente.
Giro giro tondo cambia il mondo
giro giro tondo cambia il mondo.
(Giorgio Gaber, Io non mi sento Italiano, 2003)
La canzone è ascoltabile qui:
http://www.stazioneceleste.it/esercizi/canzoni/Giorgio_Gaber-Non_insegnate_ai_bambini.htm
foto by chourmo
grande gaber!
Deposito qui alcuni Haihu che oggi mi sono particolarmente piaciuti.
Buona lettura…
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Sono arrivato fino a qui
senza morire –
e finisce l’autunno.
(Basho)
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Passero amico,
risparmialo, il tafano
che gioca tra i fiori.
(Basho)
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Come in un sogno,
vorrei tenere in mano
la farfalla.
(Buson)
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Con i sandali
nelle mani felice
guado il fiume.
(Buson)
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Parola lenta
di un respiro lieve
chicco fra le dita
(anonimousse)
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Ares
Questo post cade a fagiuuuolo!!..
premessa:
ogni anno, con un amico attore organizziamo un corso di teatro per ragazzi e un corso di teatro per adulti: il corso ragazzi
normalmente e’ pensato per pre-adolescenti 13/14 anni e adolescenti 15/18 anni..
.. quest’anno, per una strana casualita’ ci troviamo dei ragazzini(bambine) di 10 anni e qualcuno di 12 e 14 anni..
..
.. non potete immaginare il mio sgomento, quando mi sono visto sti ranocchietti rumorosi e sguscianti.. girarmi intorno…
…
io che ero abituato ad avere a che fare con adolescenti in crisi d’identita’ e fanciulle paranoico-modaiole.. mi sono ritrovato improvvisamente tra i folletti !!
..
mi e’ venuto un colpo: “.. e adesso cosa faccio ?.. cosa gli racconto a questi esserini mononeuronici? ..
..
..io che sono abituato ad usare il teatro come pretesto comunicativo, io che insegno loro ad usare il teatro come luogo di sperimentazione e osservazione della realta’, per oggettivarla .. capirla, trasformarla, se e’ il caso..
..insomma insegnavo loro a non imparare da me , ma dalla realta’ che li circonda… per poi portare la realta’ in teatro per manipolarla , trasformarla, migliorarla.. distruggerla..
.. io che sono abituato a citare autori che spero diventino per loro dei miti.. come lo sono stati per me…
.. sono arrivato alla 3a lezione.. con un sacco di materiale per le mani.. poesie, interviste, articoli di giornale.. non so perche’ mi ero procurato tutto quel materiale.. pero’ l’ avevo!..
..dopo avergli fatto fare degli esercizi fisici divertenti.. nella mia testa frullavano 1000 interrogativi:
“ma cosa sto facendo?.. ma che cretinate!.. io me ne vado e li mollo qui.. spengo le lici e chiudo le porte e me ne ritorno a casa.. qualcuno li sentira’ e verra’ a liberarli.. per allora saro’ abbastanza lontano!..”
Tutt’un tratto lo strillo di una delle bambine mi riporta alla realta’!.. le chiedo perche’ avesse urlato in quel modo.. e lei mi rispose “non sei attento, non ci stai guardando.. hai sentito cosa ho detto?”.. mi chino verso di lei..imbarazzato e con un sorriso ebete le chiedo “cosa hai detto?”.. “ti ho chiesto cose’ quella roba li nel sacchetto della spesa?”..
Mi avvicinai al sacchetto e cominciai a tirare fuori tutto il materiale che avevo, uno alla volta.. era tutto materiale che riguardava la tragedia Birmana.. cominciai a raccontar loro tutto quello che sapevo.. facendo vedere loro delle immagi.. leggendo loro degli articoli di giornale, erano tutte attentissime, mi hanno ricoperto di domande.. ho fatto leggere loro dele poesie che parlavano dei bambini sfruttati.. ho parlato con loro del lavoro minorile!!..
..
sembravano capire quel che dicevo..
..
e’ stata una lezione bellissima, che e’ durata 20 minuti oltre l’orario previsto.. con i genitori che bussavano.. chiedendosi come mai i figli non uscissero per tornare a casa..
..
non vedo l’ora che arrivi la prossima lezione, di Teatro !!
Mi interessa questa cosa del teatro: lo fai per lavoro? o altro?
Ti va di raccontarmi qualcosa di più?
Ares
…io sono un attore seminariale semiprofessionista… gli attori seminariali sono quegli attori che si scelgono i maestri.. e seguono i loro seminari ..
Semiprofessionista perche’ occasionalmente faccio l’attore o organizzo corsi di teatro rivolti a chi non ha mai fatto teatro in vita sua o partecipo a rassegne teatrali proponendo un mio testo e una mia regia… tutto questo avendo un altro lavoro.. giusto per portare a casa la pagnotta… perche’ normalmente teatro lo faccio a basso costo giusto per mantenere una promessa etica fatta molti anni fa.
Con me lavora anche un attore professionista che fa l’attore di professione e che si chiama Dario Villa… un bravissimo attore, poliedrico, sensibile e inteligente.. oltre che estremamente professionale.. lui si e’ diplomato alla scuola drammatica Paolo Grassi di Milano ed e’ si e’ specializzato in “educazione alla teatralita’” all’ università Cattolica di Milano.
non vado oltre altrimenti md mi accusa di usare impropriamente il suo Blog 😉
figurati!
c’è stato qualche problema con l’ordine dei commenti, dato che ho modificato l’ora legale nel frattempo, ma ora dovrebbero essere nell’ordine giusto;
continuate pure…
Ares
md.. posso chiederti di inserire tra i link amici anche quello di Paola Manfredi.. la regista con cui occasionalmente lavoro ..
e di cui Dario Villa e’ anche membro..
La compagnia si chiama ” Compagnia di Paola Manfredi ” non e’ un nome molto originale… ma si chiama cosi’ perche’ tutti i componenti della compagnia hanno riconosciuto in lei .. regista e autrice ..la linfa che da vigore e vita ad ogni loro progetto teatrale.
Ovviamente proporro’ un ecuo scambio !!
il link e’: http://www.lacompagniapm.it
sui link sono diventato piuttosto cauto, comunque do un’occhiata al sito e poi decido
grazie comunque per la segnalazione
p.s. vedo però che è ancora in costruzione…
Ares
md.. si,si ci mancherebbe!
Ciao Ares,
oggi pomeriggio sono stata dal commercialista… poi ho preparato cena e ho fatto un sorbetto con gli ultimi lamponi dell’orto.. perciò leggo solo ora.
Facci sapere quando fai/ fate dei corsi per “adulti”… magari ci faccio un salto o lo posso dire a qualcuno.
La scorsa primavera ho partecipato per qualche tempo al teatro dell’oppresso… non so se conosci il genere… c’erano ragazzi/e ed è stato molto divertente.
No, forse più sconvolgente che altro. Però è stato bello, e vero.
E più che altro abbiamo fatto giochiesercizi, un po’ di teatro-immagine, e poi stavamo progettando per un testro-invisibile da realizzare in giro per la città… ma lì ho mollato il colpo. Conflitti in corso non risolvibili col joker: insopportabile… ma gli voglio bene.
Figurati che avevamo in progetto di andare con sdraia ombrellone a “parcheggiarci” in qualche piazza, al posto delle macchine… pagando il biglietto, naturalmente.
Modestamente, l’idea era stata mia… ma poi non se n’è fatto più niente.
Per informazioni sul teatro dell’oppresso:
http://www.utopie.it/formazione/teatro_dell'oppresso.htm
http://ospiti.peacelink.it/giolli/
Lasciano spente
settimane filanti
graffi sul vetro
Eccone un altro haiku: un po’ triste, ma capita…
Per chi non lo sapesse, gli haiku sono brevi componimenti poetici composti da tre minime frasi di 5+7+5 sillabe. O perlomeno è quello che ho capito finora.
Provate a inventarne qualcuno: che se iniziate non ne potrete più farne a meno.
… magia della sintesi…
Ares
io li conosco gli haiku .. e li uso a teatro per creare situazioni e immagini che siano svincolate dalla realtà coerente.. funzionano!!
@ Ares:
io però non sono sicura che siano hauku, quest’ultimo e l’altro in fondo alla lista degli haiku giapponesi di domenica.
Che ne dici?
E del testro dell’oppresso: che ne pensi? (vedi il mio comm. di ieri sera: però il primo sito, si è incollato solo in parte e non funziona in automatico, ma esiste).
Certo, come in ogni cosa, ancor più per il teatro tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare…
Ciao.
Ares
..Mah.. ti diro’ Milena i due che mi citi mi sembrano gli unici che possono avvicinarsi all’idea che mi sono fatto degli hauku.. negli altri c’e’ troppo “intelletto” … i “versi” degli hauku dovrebbero avere la prerogativa di non essere concepiti per essere logici, “conseguenti”…. ma anch’io non sono un espertone! 😮
Ares
ho risposto solo 1 delle domande..
io uso alcune tecniche del teatro dell’oppresso…. ma non condivido completamente il metodo del teatro dell’oppresso..
.. in generale non condivido i “metodi” o le “tecniche teatrali”.. preferisco , mischiare e favorire l’integrazione di tecniche e metodi anche se apparentemente non compatibili..
Giudico il metodo del teatro dell’oppresso, cosi’ come si e’ evoluto negli anni un po’ pretenzioso e dispotico.
@ Ares:
Sugli Haiku: Grazie Ale, troppo buono…
Il teatro dell’oppresso: Sì, anch’io l’ho trovato piuttosto dispotico.
Ecco cosa non mi piaceva…. allora non riuscivo a capirlo.
Ares
prego per gli haiku.. Milena .. ultimamente pero’ sto’ diventando troppo ruffiano 😉
Bella ‘sta canzone, non conosco molto Gaber ma cercherò di rimediare.
Questo verso mi trova particolarmente concorde:
Non esaltate il talento
che è sempre più spento
non li avviate al bel canto,
al teatro alla danza
ma se proprio volete
raccontategli il sogno di
un’antica speranza.