mentre verditudine
impazza piovono
fiori di robinia
***
nuvole plumbeorosa
trafitte da luce incostante
forme divenienti
***
frinir di grilli
appesi alle foglie di cicoria
che taglierò piano
per la mia crema di fave
***
nel mare di spighe
mosse dal vento
sfuggenti fiori di campo
***
lungo il ciglio della roggia
ontani ombrosi e sambuchi
dai bianchi corimbi odorosi
ad uno ad uno si fanno nominare
***
(un anno fa era Sicilia di maggio)
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Autore: md
Laureatosi in Filosofia all’Università Statale di Milano con la tesi "Il selvaggio, il tempo, la storia: antropologia e politica nell’opera di Jean-Jacques Rousseau" (relatore prof. Renato Pettoello; correlatore prof. Luciano Parinetto), svolge successivamente attività di divulgazione e alfabetizzazione filosofica, organizzando corsi, seminari, incontri pubblici. Nel 1999, insieme a Francesco Muraro, Nicoletta Poidimani e Luciano Parinetto, per le edizioni Punto Rosso pubblica il saggio "Corpi in divenire". Nel 2005 contribuisce alla nascita dell’Associazione Filosofica Noesis. Partecipa quindi a un progetto di “filosofia con i bambini” presso la scuola elementare Manzoni di Rescalda, esperimento tuttora in corso. E’ bibliotecario della Biblioteca comunale di Rescaldina.
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quella del frinir di grilli è bellissima, è la cornice di un pensiero che certamente si trasformerà in una piacevole realtà 🙂
quanto sambuco è fiorito in questo primo maggio….
uno più bello dell’altro
grazie Carla!
@milena: grazie, e bentornata,
un saluto anche a te!
una mia poesia di qualche primavera fa, a milano, ti regalo
Tramonto al Lambro
le chiome raccolgono la sera
il vento scivola nella città gabbia
rondini volano ancora su questo palmo di mondo
imbruniscono i volumi
seduto su una collina di rifiuti urbani
senza pretendere in un solo discorso
di svelare le cose e il continuo andare
@alberto: grazie, un bel regalo!