[Lascerò parlare direttamente i bambini, senza troppi commenti o sovrapposizioni, dato che queste loro impressioni – l’unica mia richiesta di scrittura dopo un anno di discussione filosofica – sono di una tale adamantina purezza e immediatezza da lasciare senza fiato. Noto solo che nelle due classi, al di là di una serie di elementi comuni (la fascinosa scoperta delle teorie cosmologiche degli antichi filosofi, la catena infinita di domande, l’analisi del mondo emotivo con la connessa visione e discussione finale dei film Nel paese delle creature selvagge e The Giver – quest’ultimo amatissimo), sono emersi due filoni tematici preferenziali, relativi forse ad una diversa urgenza dialogica e percezione di sé e degli altri: in una classe la crescente sensazione di “essere liberi” di poter esprimere qualsivoglia pensiero o sentimento, senza l’ansia del giudizio (non era giudicato nulla di ciò che dicevi; credevo di dire sciocchezze… ma non erano sciocchezze); nell’altra la dialettica esterno/interno, mondo di fuori e mondo di dentro, e la presa di coscienza che la filosofia può essere la cerniera ideale per la connessione e comprensione di questi due mondi (la filosofia gira intorno a noi; la filosofia è anche nel mondo). Esporsi (individualmente) e al contempo essere in cerchio: Khalili ha saputo concentrare e risolvere questa tensione in una meravigliosa espressione, credo la sintesi perfetta del lavoro di un anno: la filosofia è anche nei miei compagni – che è come dire vedo ciò che è in me nell’altro e ciò che è nell’altro in me]
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“Secondo me la filosofia è un inizio che parte da quando si è creato il mondo e continua fino alla nostra vita e va avanti, sta all’esterno ma anche all’interno” (Rebecca)
“Per me la filosofia è qualcosa che mi gira intorno… mi ha fatto capire anche che nulla è impossibile. Perché io posso pensare e dire quello che voglio” (Elena)
“Secondo me la filosofia è un insieme di domande e di idee collegate fra loro, con un ragionamento logico. Filosofia mi ha fatto capire che non tutto ha delle risposte e che non tutti sono d’accordo” (Tom)
“Per me la filosofia è una catena di idee, può essere dentro e fuori” (Riki)
“La filosofia mi ha insegnato a non dare nulla per scontato”
“La filosofia gira intorno a noi” (Giulia)
“È stato bellissimo lavorare con Mario perché eri libero”
“La filosofia secondo me è un concetto di idee, cioè un insieme di idee, che al primo impatto sembrano parole banali, con poco significato, invece se inizi a ragionare ci sono tantissimi significati” (Alessandra)
“Non era giudicato nulla di ciò che dicevi, non c’era nulla di giusto e nulla di sbagliato”
“Filosofia ha dentro la parola filo, vuol dire voglio fare il filo a qualcuno… sono contenta che si chiama così perché c’è la parola Sofia come mi chiamo io” (Sofia)
“A volte non parlavo perché credevo di dire sciocchezze, ma poi l’ho fatto e non erano sciocchezze”
“La filosofia è anche nel mondo… parte dall’inizio e va fino all’infinito” (Alice)
“Mi piace ragionare e chiedermi il perché di ogni cosa”
“C’entra sia con l’esterno ma un po’ di più l’interno: conosci te stesso e i sentimenti” (Mattia)
“I due minuti di rilassamento iniziale era bellissimo, mi sembrava di camminare tra le nuvole”
“Per me la filosofia è interna e esterna e anche nei miei compagni” (Khalili)
“Non sempre riesco a rimanere concentrato, ma ci sono riuscito perché potevi dire liberamente quello che sentivi in quel momento”
“Pensarla esattamente dicendo le stesse cose di famosi filosofi di tantissimi anni fa mi ha fatto emozionare”
“Non credevo di farcela, invece ad ogni incontro avevo sempre qualcosa da dire”
“Mi è piaciuto essere in cerchio e capire e riflettere tutti insieme (Giulia)
“È un modo di esporsi” (Federico)
“Una serie di domande che si rispondono con altre domande” (Matteo)
“La filosofia è una materia dove puoi esprimere i tuoi sentimenti e non c’è niente di sbagliato” (Erik)
“La filosofia sono domande che alcune hanno risposte ma altre no” (Sabrina)
“Mi è piaciuto tutto ma la cosa che mi ha colpito di più è quando abbiamo fatto la discussione sul discorso del capo se è stato tutto deciso o siamo creati per caso” (Giorgia)
Teoria di Denise: “…ci può essere un capo che ha creato le cellule pensando che dovessero scontrarsi non per caso ma per destino. Il capo ci deve essere perché altrimenti saremo nati per caso” (Denise)