Il silenzio è quello della morte. La vita è, per sua natura, verbosa.

Autore: md
Laureatosi in Filosofia all’Università Statale di Milano con la tesi "Il selvaggio, il tempo, la storia: antropologia e politica nell’opera di Jean-Jacques Rousseau" (relatore prof. Renato Pettoello; correlatore prof. Luciano Parinetto), svolge successivamente attività di divulgazione e alfabetizzazione filosofica, organizzando corsi, seminari, incontri pubblici. Nel 1999, insieme a Francesco Muraro, Nicoletta Poidimani e Luciano Parinetto, per le edizioni Punto Rosso pubblica il saggio "Corpi in divenire". Nel 2005 contribuisce alla nascita dell’Associazione Filosofica Noesis. Partecipa quindi a un progetto di “filosofia con i bambini” presso la scuola elementare Manzoni di Rescalda, esperimento tuttora in corso. E’ bibliotecario della Biblioteca comunale di Rescaldina. Leggi tutti gli articoli di md
“Life’s but a walking shadow, a poor player,
That struts and frets his hour upon the stage,
And then is heard no more. It is a tale
Told by an idiot, full of sound and fury,
Signifying nothing.”
Caro MD
Hai presente il teatro? Arrivi, ti siedi nel primo posto libero, assegnato dal destino. Si alza il sipario. Lo spettacolo della tua vita comincia. I personaggi ti prendono per mano, ti coinvolgono fino all’ultimo respiro. Tanti discorsi “verbosi”, veri, falsi, chissà? Comunque assordanti. Piangi, ridi, ami, odii, soffri come un cane, urli, a volte, senza un perché. Poi, all’improvviso, il sipario cala. Ti trovi solo, senza personaggi e senza spettatori. Ti prende una sottile angoscia. Ti guardi intorno, smarrito. Poi piano, piano, cominci a riflettere su tutto ciò che hai visto, sentito, patito e su tutto ciò che hai fatto vedere, sentire e patire. Ti fai delle domande sul senso del tuo personale palcoscenico. Alla fine, nel silenzio della morte, ti arrivano, inaspettate e grazie a quel silenzio, da dentro, delle risposte che credevi non potessero germogliare. Allora ti acquieti, ti senti leggero, diverso. Ti alzi e te ne vai, senza sapere dove ma felice per quella diversità che ti ha aperto il cuore..
Rieccomi! Mi hai fatto tornare in mente questo splendido film: https://wwayne.wordpress.com/2017/01/29/inseguire-un-sogno/. L’hai visto?
sì certo, molto bello
E’ evidente che hai degli ottimi gusti cinematografici, e quindi ti strameriti il follow. Grazie per la risposta! 🙂
🙂