Che cos’è, oggi, la filosofia? Quali sono le caratteristiche della filosofia contemporanea? Ma ancora più radicalmente: può esistere una filosofia contemporanea? Non è forse la filosofia una materia che trascende il tempo e che sfugge alla categoria della contemporaneità?
Hegel negherebbe con decisione: per lui la filosofia è la forma, lo “spirito dell’età in quanto esso pensa se stesso” e, così come ciascun individuo è figlio del suo tempo, “così anche la filosofia è il tempo di esso appreso in pensieri” – e come un individuo non può uscire dal suo tempo più di quanto possa uscire dalla propria pelle, così la filosofia è avvolta dalle spire del tempo, ciò che ne fa insieme un deposito delle memorie e un perenne movimento del pensiero – un divenire di se stessa.
Questa manfrina introduttiva mi serviva per dar conto del problema che mi si è posto quando ho immaginato come dovrà essere il 100° corto filosofico a chiusura del progetto social #lafilosofiain100corti che sto perseguendo ormai da 3 anni e mezzo (qui sulla Botte è in differita di un anno e mezzo circa) e che è finalmente giunto a conclusione.
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Categoria: PROGETTI
Appunti per una fenomenologia della forma
-Prima forma: il corpo. Storia di un corpo e dei suoi mutamenti quotidiani (vedi Pennac)
-La filosofia materialista ilozoista presocratica come essenzialmente filosofia del mutamento delle forme – l’arché flusso sorgivo che spiega ogni metamorfosi – Urpflanze goethiana – in particolare Empedocle ed Anassagora – l’alchimia (o la chimica) delle forme
-Morfologia soggettiva: figura e forma come modi basilari di rapportarsi al mondo: la mente è la forma percepiente-percepita del mondo – aisthesis – la forma in Kant – le forme di Epicuro – le forme simboliche di Cassirer
-Formazione e de-formazione: i flussi della coscienza – filogenesi e ontogenesi – Lessing!
(romanzo di de-formazione per antonomasia: Il ritratto di Dorian Gray)
-Metamorfosi – metempsicosi, rapporto col mondo animale e vegetale – vedi Canetti in Massa e potere
-Le forme sociali e il concetto di trasformazione. Forma-popolo, forma-moltitudine
-Il corpo, le forme del corpo, la metafisica del corpo – l’epoca della perenne plasmazione e ri-plasmazione del corpo, fino a farne una figura spettrale: dalle palestre alle sfilate di moda, dalla chirurgia plastica all’ideologia del selfie. Il corpo assoggettato alle ideologie produttive, alle forme dell’apparire e all’imperativo narcisista. Il corpo digitale.
-La forma come uscita (e ritorno) nel buio, nel vuoto, nel nulla (e nell’essere), nel caos, nella notte
-Forme dell’arte. Alcune morfologie esemplari – la Terza Sinfonia di Mahler – il biomorfismo di Kandinskij – i volti di Diane Arbus – l’architettura: lo spazio, il rapporto tra natura e forma. Paesaggi e giardini – forma, informe, deforme, conforme: i freaks!
-La forma digitale: morte del vivente (naturans), pensiero unico della forma. La realtà aumentata
-La forma-scrittura (Virginia Woolf)
-La neomedicina come neomorfologia: non più ripristino ma creazione di nuove forme
-Le forme di vita nell’epoca della convergenza tra sfera biologica e sfera digitale. Corpi-macchine e macchine-corpi. Corpi smaterializzati. L’avvento dell’intelligenza artificiale come nuovo dio delle forme.
Quinta parola: libertà
[Sommario: Libertà e filosofia – L’uomo-misura di Protagora – Socrate eroe classico della libertà – Diogene hippy e cosmopolita – Il giardino di Epicuro – La catena degli stoici – Il libero arbitrio di Agostino – L’uomo proteiforme di Pico della Mirandola – Necessità e libertà in Spinoza – Stato e individuo: il liberalismo – Libertà, natura e spirito – L’oltreuomo nietzscheano – Sartre e l’esistenzialismo: libertà come possibilità – Libertà moltitudinaria – Responsabilità, alterità e libertà]
Il concetto di libertà è piuttosto sfuggente e, soprattutto, cangiante: epoche e culture diverse intendono questo termine in maniere inevitabilmente diverse. Ma senza voler entrare nella molteplicità dei significati e delle sfumature, evocare la libertà nel campo filosofico significa evocare nello stesso tempo una delle condizioni essenziali del pensiero: di libertà i filosofi hanno bisogno come l’aria, senza libertà di pensiero non ci può essere filosofia.
Ma di che cosa realmente parliamo quando parliamo di libertà? Da che cosa (o di che cosa) siamo (o dobbiamo) essere liberi? E poi: possiamo davvero esserlo, o si tratta di una pura illusione?
Ci faremo queste domande scorrendo velocemente il pensiero di alcuni filosofi o correnti filosofiche, dalla grecità all’epoca contemporanea.