Pascal.15 – contrappesi

Il cristianesimo è strano. Ordina all’uomo di riconoscersi vile e abominevole, e gli ordina di voler essere simile a Dio. Senza un tale contrappeso, questa elevazione lo renderebbe orribilmente superbo, oppure quell’abbassamento lo renderebbe terribilmente abietto.
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Autore: md

Laureatosi in Filosofia all’Università Statale di Milano con la tesi "Il selvaggio, il tempo, la storia: antropologia e politica nell’opera di Jean-Jacques Rousseau" (relatore prof. Renato Pettoello; correlatore prof. Luciano Parinetto), svolge successivamente attività di divulgazione e alfabetizzazione filosofica, organizzando corsi, seminari, incontri pubblici. Nel 1999, insieme a Francesco Muraro, Nicoletta Poidimani e Luciano Parinetto, per le edizioni Punto Rosso pubblica il saggio "Corpi in divenire". Nel 2005 contribuisce alla nascita dell’Associazione Filosofica Noesis. Partecipa quindi a un progetto di “filosofia con i bambini” presso la scuola elementare Manzoni di Rescalda, esperimento tuttora in corso. E’ bibliotecario della Biblioteca comunale di Rescaldina.

4 pensieri riguardo “Pascal.15 – contrappesi”

  1. Stiamo ancora a parlare di omoni con la barba che vivono tra le nuvole e falegnami zombie figli di se stessi.
    Per fortuna c’è ancora chi ci ride su

  2. Io non vedo alcuna contraddizione perchè ragiono in questo modo ( ragiono da cristiano sedicente )
    L’uomo può avvicinarsi a Dio soltanto se fa uno sforzo supremo di abbassamento ( umiltà – umiliazione )
    Infatti umiliandosi che cosa umilia ? Umilia la sua umanità dando spazio alla sua anima spirituale che così è in grado di ascendere verso quel Dio che non ci rifiuta.
    Solo riconoscendomi uomo-abominevole posso abbandonare la zavorra che mi consente di essere pura anima spirituale e quindi più vicino alla natura divina in uno scambio di riconoscimento fra la creatura ed il Creatore.
    Ricordiamo le parole del Vangelo dette da Gesù : ” Chi si umilia sarà esaltato, chi si esalta sarà umiliato ”
    Quindi io non vedo alcuna contraddizione l’uomo corporale deve abbassarsi affinchè l’uomo spirituale possa elevarsi eventualmente, con la Grazia, fino al Santo Benedetto ( Dio )

  3. @isidoromartinelli: e di fatti Pascal lo vede come una sorta di esercizio continuo di equilibrismo tra alto e basso.
    Senonché io – da non cristiano – non vedo proprio perché l’uomo corporale debba abbassarsi, visto che quel suo essere corpo (onnilaterale) è esattamente il dono che la natura gli ha fatto.

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