Lezione spinozista 4 – Schiavi delle passioni?

“Chiamo Schiavitù l’impotenza umana nel moderare e reprimere gli affetti; l’uomo infatti, soggetto ad essi, non è padrone di sé ma in preda alla fortuna in modo tale che a volte è costretto a seguire il peggio anche se vede il meglio”.

Così si apre la parte quarta dell’Etica, intitolata “La schiavitù umana, ossia le forze degli affetti”. Prima però di affrontare questa sezione cruciale dell’opera di Spinoza, dobbiamo ancora guardarci indietro e approfondire alcuni aspetti di quella sorta di “catalogo delle passioni” costituito dalla terza parte. Nelle ultime pagine di questa sezione, Spinoza ci fornisce infatti una vera e propria classificazione genealogica degli “affetti” (en passant, sulle stesse traduzioni e accezioni dei termini utilizzati possono nascere alcuni problemi: Spinoza utilizza affetto – il latino affectus – ma poi anche affezione, affectio, e passione, passio – in realtà l’uso di questi termini viene chiarito fin dall’inizio della terza parte, che si apre, come di consueto, con alcune preventive Definizioni).
Il nodo essenziale, come già abbiamo rilevato nella “lezione” 3, è il concetto di Desiderio – la Cupiditas – “essenza stessa dell’uomo”.

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