“Quando la potenza della unificazione sparisce dalla vita degli uomini, e le opposizioni hanno perduto la loro vivente relazione e reciprocità, e guadagnano indipendenza, allora sorge il bisogno della filosofia”.
(G.W.F. Hegel)
Non amo la cronaca. Nera, rosa o grigia che sia. Soprattutto per il modo in cui viene confezionata dai media e data in pasto ai propri famelici clienti media-dipendenti. Ma i fatti di cronaca sono anche dei segnali di quel che accade nella pancia della società. Pessimi segnali, in genere. Abominevoli e agghiaccianti in tempi recenti, come il 26 maggio scorso, in quel di Napoli. Ma poteva benissimo essere un altro giorno in un altro luogo.
Hegel utilizzava un termine tecnico-filosofico per descrivere quelle situazioni nelle quali viene a mancare la connessione dialettica tra le cose o le persone, il loro pulsante vivere in cor-relazione: giustapposizione, che nella lingua tedesca suona Nebeneinander, l’uno accanto all’altro – per dire di enti, concetti o individui irrelati, disgiunti, contigui ma sconnessi, come se si trattasse di monadi o atomi isolati. Questo termine non ha naturalmente alcuna connotazione etica particolare, ma è solo indicativo di un cattivo modo di intendere le cose. “Cattiva filosofia”, insomma.
Petru Birladeanu (o Birladeandu) povero fisarmonicista rumeno ucciso dalla camorra con la complicità di un bel po’ di gente che si trovava a passare di lì, era di sicuro in una posizione alquanto giustapposta rispetto al genere umano. Ma anche gli impietosi e cinici cittadini che non hanno alzato un dito per soccorrerlo appaiono piuttosto dissociati… Non so se la loro sia “cattiva filosofia” o vera cattiveria. Certo è un male banale, come è banale scostarsi e deviare lo sguardo, far finta di niente, fare spallucce, girare la testa da un’altra parte. Giustapporsi, appunto.
(E, giusto per non autoassolvermi, come ho fatto anch’io, dopo essere rimasto agghiacciato dal video, e con gesto spontaneo e automatico, sono subito passato a guardare o a fare altro…).
stavo per l’appunto cercando blog di contenuti a livello propositivo.se curioso,il mio,ancor piu’ focused sull’arbitrio linguistico,è di q.tipo.
ciao cosimo, ti visiterò senz’altro
a presto
o my God!!! Urlerebbe un americano…il video è agghiacciante…nn so cosa avrei fatto, ma se me ne fossi andato, a posteriori mi sarei sicuramente sentito una persona del tutto inutile…
Beh secondo me chi ha trasmesso quelle immagini contro il rispetto di un uomo che muore è ancora peggio di chi l’ha ignorato mentre moriva.. se ti va fai un salto sul mio blog ciao 🙂
la mia amica Anna Lamberti-Bocconi (poetessa animatrice di readings presso ARCI Turro in Milano) ha pubblicato in questi gg. un bel romanzo-reportage , dal titolo Rumeni, ed. Stampa alternativa.
Credo, dalle anticipazione uscite su LPELS e suNazione indiana, che sia un libro assai interessante, che prova a smontare il securitarismo senz’anima (anche se non so se può davvero avere un’anima…), da fascio-soft e fintamente distratto, che ci sta divorando come nazione.
@Emanuele: osservazione pertinente, che infatti induce quel comportamento compulsivo del passare da una notizia all’altra (e da un orrore all’altro) con un clic, come spettatori al sicuro di lucreziana memoria. Da questo punto di vista mi pare che non si possa assolvere nessuno.
Il salto sul tuo blog lo faccio volentieri, però dovresti fornirmi il link
a presto
@Enrico: grazie per l’informazione, lo terrò senz’altro d’occhio
il libro dell’Anna verrà presentato all’ARCI Turro giovedì 25-6 ore 21 circa
Grazie anche da parte mia! Ciao a tutti. Anna L.B.