Delirio russofobo

Poco importa che il delirio dell’Università Bicocca di Milano sia rientrato, il problema è che comunque sia stato anche solo pensato (insieme ad un crescente delirio russofobo che si aggiunge a quelli già sedimentati in passato). Stamane un commerciante (non un rettore universitario!) mi ha detto che le biblioteche sono luoghi fondamentali in questa epoca di emergenze e di follia. Fili che dovranno pazientemente ricucire la tela spezzata della convivenza tra diversi. Luoghi di resistenza culturale allo sfacelo.
E allora qui in biblioteca facciamo convivere Dostoevskij – il padre di tutte le letterature esistenziali e di molta filosofia – con Gogol (che era ucraino, nato nel villaggio di Velyki Soročynci, in Ucraina centrale); Tolstoj, uno dei grandi della nonviolenza e dell’antimilitarismo, accanto a Vasilij Grossman, anch’egli ucraino e autore di Vita e destino, romanzo sulla guerra russo-tedesca, sui lager e sui gulag, bandito dal regime sovietico come già era accaduto a Il dottor Zivago.
Infine c’è Goncarov, autore di un romanzo poco letto ma bellissimo – Oblomov – tradotto in italiano proprio da Paolo Nori, il docente, scrittore e traduttore, cui era stato censurato il corso.
Noi resistiamo così.

Autore: md

Laureatosi in Filosofia all’Università Statale di Milano con la tesi "Il selvaggio, il tempo, la storia: antropologia e politica nell’opera di Jean-Jacques Rousseau" (relatore prof. Renato Pettoello; correlatore prof. Luciano Parinetto), svolge successivamente attività di divulgazione e alfabetizzazione filosofica, organizzando corsi, seminari, incontri pubblici. Nel 1999, insieme a Francesco Muraro, Nicoletta Poidimani e Luciano Parinetto, per le edizioni Punto Rosso pubblica il saggio "Corpi in divenire". Nel 2005 contribuisce alla nascita dell’Associazione Filosofica Noesis. Partecipa quindi a un progetto di “filosofia con i bambini” presso la scuola elementare Manzoni di Rescalda, esperimento tuttora in corso. E’ bibliotecario della Biblioteca comunale di Rescaldina.

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